SAI RICONOSCERE IL TUO MAL DI TESTA ? DOTT. Davide Coiro osteopata .
5 Novembre 2020LE CONSEGUENZE INVISIBILI : SONO GUARITO MA ….
7 Novembre 2020Stesi sul lettino del vostro osteopata di fiducia, sentirete, ad un certo punto, che le sue mani abbracciano la vostra testa. Che sia o meno una prima seduta questa pratica appare originale e la prima domanda che sale alla mente è:“perché le sue mani sono poggiate sulla mia testa?”.
L’ambito craniale è uno dei pilastri dello studio osteopatico. Bisogna premettere che per lungo tempo l’anatomia e la fisiologia umana sono state studiate su corpi senza vita. Di conseguenza, le articolazioni del cranio e quelle sacro-iliache erano descritte, sui più comuni testi, come immobili. Cosa che ha escluso da sempre la palpazione del cranio in ambito medico, al contrario di come accade, da sempre, ad esempio, sull’addome. In breve, fino a pochi decenni fa, si ignorava cosa potesse succedere nella persona viva .
Il cranio nel vivente venne da allora in poi studiato, nelle scuole di Osteopatia, come un meccanismo dinamico ed il suo movimento fu denominato: MECCANISMO DI RESPIRAZIONE PRIMARIO.
Nella fase d’inspirazione (detta anche flessione) il cranio si abbassa a livello della volta e si allarga lateralmente, viceversa nella fase di espirazione (altrimenti detta di estensione).
Il movimento di avvolgimento e svolgimento che avviene nel cranio si ripercuote sull’osso sacro. Nella fase di flessione il sacro risale verso il cranio, viceversa nell’estensione.
Il modo per valutarne la mobilità, e di conseguenza lo stato di salute di un soggetto, è la palpazione. Ecco perché l’osteopata non può prescindere dall’osteopatia in ambito craniale e non può rinunciare a mettere le mani su ogni singolo paziente. ▫️DOTT. Davide Coiro osteopata Info ed app. 0587.53400. 335.392522 .