NEVO o NEO :quali sono pericolosi ?Forma: i nei “a rischio” presentano forma irregolare e non simmetrica, con bordi frastagliati o incisure. …Colore: all’interno dello stesso neo maligno, il colore non è uniforme, ma vira verso un colore scuro (nero molto intenso) o presenta sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu.
25 Novembre 2020Un’infezione sessualmente trasmessa diviene malattia quando produce segni o sintomi apprezzabili. In alcuni casi, infatti, il sistema immunitario riesce a confinare il patogeno e ad impedirne un eccessivo sviluppo, di conseguenza la patologia decorre in maniera asintomatica o paucisintomatica. Anche se in tal caso non si può parlare di vera e propria malattia, l’individuo può comunque trasmettere l’infezione in occasione di contatti sessuali di varia natura; i soggetti infetti, a loro volta, potranno divenire portatori sani o subire i sintomi e le complicanze della patologia.
- HIV (e AIDS)
- Epatite B ed Epatite C
- Candida (o candidosi virale)
- Clamidia
- Papillomavirus (HPV) o Papilloma Herpes
- Sifilide
- Gonorrea
- Herpes genitale
Dopo il contagio, alcune malattie veneree impiegano molto tempo per produrre i primi sintomi; è il caso, ad esempio, dell’infezione sostenuta da alcuni ceppi di papilloma virus o dall’HIV. Altre malattie, invece, hanno tempi di incubazione più brevi che ne facilitano un tempestivo riconoscimento; è il caso, ad esempio, della gonorrea e della sifilide.
In generale, le prime manifestazioni delle malattie veneree insorgono poco dopo il contagio (da pochi giorni fino a tre mesi); si parla, in tal caso, di infezione primaria o di infezione acuta. Sebbene questa fase possa passare del tutto inosservata, le sue tipiche manifestazioni includono sintomi come: perdite ed insoliti sanguinamenti vaginali al di fuori delle mestruazioni (anche di poca importanza), dolore o bruciore durante la minzione, dolore o fastidio durante i rapporti sessuali, pruriti, irritazioni, arrossamenti e bruciore agli organi genitali, bolle, ulcere o vescicole più o meno dolenti nell’area genitale, orale o rettale, ingrossamento dei linfonodi inguinali, febbre ed altri sintomi similinfluenzali. Talvolta la sintomatologia è talmente lieve ed aspecifica da spingere il paziente ad interpretarla come un malessere passeggero, ad esempio un’irritazione cutanea od un banale raffreddore. In ogni caso, comunque, i sintomi dell’infezione primaria si risolvono nel giro di poche settimane, talvolta anche in assenza di cure. Purtroppo, nonostante ciò, molte volte la patologia continua a progredire, specie in assenza di un valido trattamento. Così, mesi o addirittura anni dopo l’infezione primaria, la malattia venerea può produrre segni e sintomi ben più gravi, come episodi ricorrenti di dolore genitale, infertilità, alcune forme di cancro, dolore pelvico, arrossamenti e gonfiori scrotali, rash cutanei generalizzati, ascessi inguinali e comparsa di vescichette in varie sedi corporee.
Il fatto che i segni ed i sintomi primari delle malattie veneree siano spesso modesti e tali da non essere riconosciuti, ne complica la diagnosi ed il trattamento, facilitandone la trasmissione e l’evoluzione in senso sfavorevole.
Per quanto detto l’aspetto apparentemente sano del proprio partner e delle sue zone genitali, non protegge in alcun modo dal rischio di acquisire una malattia venerea durante il rapporto sessuale.
- Balanopostite.
- Epididimite.
- Infezione alla prostata.
- Infezioni del Pene e del Glande.
- Orchite.
- Postite.
- Sifilide nell’Uomo.
- Ulcere sul pene.
Indipendentemente dal tipo di malattia venerea subita, la diagnosi ed il trattamento precoce aumentano le opportunità di cura. Un intervento tempestivo è molto importante anche perché riduce l’infettività del paziente e limita i contagi. Alla comparsa di un sintomo sospetto o del minimo dubbio circa un possibile contagio, è quindi fondamentale sospendere l’attività sessuale, consultare un medico ed informare il partner. Sperare che i sintomi scompaiano o che l’infezione venerea guarisca spontaneamente è un comportamento rischioso ed incosciente, che può determinare ritardi nella cura ed aumentare complicanze e sequele sia per l’individuo in sé che per il suo partner. Altrettanto imprudente e deprecabile risulta l’autoterapia farmacologica. ▫️DOTT. Alda Malasoma dermatologa venereologa . Info ed app. 0587.53400. 335.392522 . Visita venereologia € 100.00