PAZIENTI SODDISFATTI
1 Febbraio 2021FIBROMI PENDULI : si risolvono con laserterapia
3 Febbraio 2021Le Cheratosi sono alterazioni della cute che per la loro diversità vanno distinte in due sottogruppi:
- Cheratosi seborroiche: sono neoformazioni benigne epidermiche di forma, dimensioni, colore e numerosità variabili, presenti su tutto l’ambito cutaneo ma soprattutto tronco e volto.
- Cheratosi attiniche (solari): si intendono lesioni cutanee ipercheratosiche, cioè rilevate sul piano cutaneo con squame adese, considerate delle precancerosi. I fototipi bassi, cioè persone con carnagione chiara, le presentano con maggiore frequenza. Iniziano a comparire dopo i 50 anni con successivo incremento. Naturalmente si localizzano nelle zone di fotoesposizione obbligatoria (volto, padiglione auricolari, cuoio capelluto in persone calve, dorso mani, decolletè).
Nel caso delle cheratosi seborroiche non vi sono cause precise per la loro comparsa anche se vi è una certa familiarità. Il sole sembra non svolgere un ruolo importante.
Le cheratosi seborroiche si presentano come neoformazioni rilevate sul piano cutaneo, di aspetto verrucoso e di colore variabile tra il marroncino chiaro, grigio e marrone scuro. Il loro colore dipende anche dal fototipo del paziente. Le dimensioni possono essere di piccola entità ma raggiungere anche diametri notevoli (4-5 cm). A volte si nota uno “sgretolamento” con distacco di frammenti della lesione. Possono sviluppare anche un fastidioso prurito.
Per quanto riguarda le cheratosi attiniche, clinicamente si manifestano con piccole chiazze rosate sormontate da squame di difficile rimozione e saltuariamente sanguinanti. A volte sono anche di colore bruno (cheratosi attinica pigmentata). In altri casi è prevalente la componente cheratosica con formazioni di placche cornee che possono assumere un aspetto a “corno cutaneo”. Il quadro si può localizzare anche alle labbra, soprattutto quelle inferiori, dove prevale la componente desquamativa (cheilite attinica).
La benignità delle cheratosi seborroiche non ha possibilità di trasformarsi in alcuna lesione maligna. Viceversa le cheratosi attiniche, se non trattate, possono sviluppare un tumore maligno cutaneo definito carcinoma spinocellulare che raramente produce metastasi.
Il trattamento delle cheratosi seborroiche non è mai necessario ma può essere richiesto dal paziente per motivi estetici e funzionali. Esclusa la chirurgia (tranne in casi dubbi o eccezionali), i trattamenti di elezione sono quelli fisici (crioterapia, diatermocoagulazione e laserterapia). Inoltre per lesioni estese o particolarmente rilevate si può utilizzare la tecnica chirurgica del curettage.
In presenza di casi dubbi di trasformazione maligna delle cheratosi attiniche, si dovrebbe intervenire sempre con la chirurgica seguita da esame istologico.
Rimane comunque fondamentale la fotoprotezione, con abiti e creme protettive, soprattutto per quelle categorie di lavoratori che sono esposti per lungo tempo a radiazioni ultraviolette.
◾️DOTT. Eddy Zepponi angiologo chirurgo vascolare . Info ed app. 0587.53400. 335.392522 . Laserterapia per rimozione cheratosi € 80.00