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27 Aprile 2021Il ginocchio varo è una deformità anatomica degli arti inferiori, in presenza della quale le ginocchia puntano l’una in direzione opposta all’altra.
Noto anche come “ginocchia a O”, “ginocchia ad arco” o “ginocchia a parentesi”, il ginocchio varo si contraddistingue per un disallineamento tra femore e tibia che dà luogo ad un angolo ottuso aperto medialmente .
Tra le cause di ginocchio varo, meritano sicuramente una citazione: il rachitismo, le malattie metaboliche delle ossa, la gonartrosi, la malattia di Blount, le lesioni ripetute e mal curate dei legamenti del ginocchio, le fratture del femore o della tibia mal consolidate e le infezioni ossee.
Le forme lievi di ginocchio varo sono asintomatiche e prive di ripercussioni nella vita di tutti i giorni; le forme più gravi, invece, sono dolorose e responsabili di diverse complicanze, che interessano principalmente i legamenti del ginocchio e il menisco mediale del ginocchio.
Di norma, la diagnosi di ginocchio varo è immediata e si basa sulla semplice osservazione degli arti inferiori.
Il ginocchio varo è un esempio di mancato allineamento tra femore e tibia.
Infatti, se si osservano gli arti inferiori di una persona con ginocchia ad arco, è possibile notare come femori e tibie diano vita, in posizione mediale, a un angolo ottuso, al posto del fisiologico angolo piatto.
Pertanto, alla base del ginocchio varo, c’è un difetto di angolazione tra femori e tibie.
Le principali cause e fattori di rischio del ginocchio varo sono:
- Il rachitismo;
- Le malattie metaboliche delle ossa(es: il morbo di Paget);
- La malattia di Blount, nota anche come tibia vara;
- L’intossicazione da fluoro o da piombo;
- Alcuni disturbi neurologici;
- L’artrosi, condizione che, quando riguarda il ginocchio, prende il nome di gonartrosi;
- Le lesioni ripetute e mal curate dei legamenti del ginocchio;
- Le fratture mal consolidate del femore o della tibia;
- Le infezioni ossee che hanno alterato lo normale sviluppo scheletrico;
- Alcune forme di displasia scheletrica;
- La presenza di un disturbo evolutivo;
- La predisposizione ereditaria al ginocchio varo.
Ginocchio varo nel bambino
Nei bambini al di sotto dei 18 mesi, il ginocchio varo è una deformità molto comune. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è un problema temporaneo, dovuto all’età, che scompare nel momento in cui i soggetti interessati cominciano a camminare.
Lo spostamento bipede, infatti, modifica il carico del peso corporeo sulle ginocchia e ciò ha l’effetto di correggere in modo spontaneo la scorretta angolazione tra femore e tibia, tipica del ginocchio varo.
La mancata risoluzione del ginocchio varo, in un bambino di età superiore ai 18 mesi, o un suo eventuale aggravamento, rappresentano due campanelli d’allarme, che potrebbero indicare la presenza di alcuni fattori causali esposti in precedenza, tra cui: il rachitismo, la malattia di Blount e una malattia metabolica delle ossa.
Sintomi
Il ginocchio varo tende a essere un problema esclusivamente di natura estetica; se però le ginocchia puntano marcatamente verso l’esterno, la sua presenza può risultare anche sintomatica.
I possibili sintomi di un grave ginocchio varo sono:
- Dolore generalizzato alle ginocchia;
- Anomalie nella deambulazione, che comportano il sovraccarico funzionale di alcuni specifici elementi anatomici del ginocchio. In particolare, si segnala il sovraccarico funzionale del menisco mediale, una condizione che, se non trattata adeguatamente, può dar luogo a diverse complicanze, tra cui anche la rottura dello stesso menisco mediale.
Le tipiche manifestazioni cliniche della rottura del menisco mediale sono: dolore in corrispondenza del menisco mediale, senso di rigidità nel piegare il ginocchio interessato ed emissione di scricchiolii, dopo determinati movimenti dell’articolazione; - Instabilità e/o ridotta mobilità delle ginocchia. Sono due manifestazioni cliniche che possono dipendere da stiramenti o piccole sfilacciature di uno o più legamenti del ginocchio. Tra i legamenti del ginocchio che soffrono maggiormente per la presenza delle ginocchia a parentesi, si segnalano il legamento crociato anteriore e il legamento collaterale laterale;
- Dolore ai muscoli degli agli arti inferiori. Si devono, probabilmente, al disallineamento eccessivo tra femore e tibia.
Complicazioni
Infortuni come la rottura del menisco (laterale o mediale che sia) e la sfilacciatura di uno dei legamenti del ginocchio sono fattori che favoriscono lo sviluppo, generalmente in età più avanzata, di condizioni quali la condromalacia della rotula (o condromalacia rotulea) e l’osteoartrite del ginocchio (o gonartrosi).
Sia la condromalacia della rotula che l’osteoartrite del ginocchio sono due affezioni della cartilagine articolare, che ne comportano la degenerazione.
Diagnosi
La diagnosi di ginocchio varo è semplice e immediata :
- Le due ginocchia puntano l’una in direzione opposta dell’altra;
- I due femori tendono ad avere un andamento divergente, a partire dall’anca;
- Quando le caviglie entrano in contatto, lo spazio che separa le due ginocchia è di svariati centimetri.
Il ricorso a indagini diagnostiche più approfondite – e tra queste meritano sicuramente una citazione l’esame obiettivo, l’anamnesi, le analisi del sangue e la risonanza magnetica alle ginocchia – permette ai medici di stabilire le precise cause di ginocchio varo.
Terapia
I medici ritengono che il ginocchio varo debba essere sottoposto a cure specifiche solo quando è responsabile di una certa sintomatologia e pregiudica fortemente la qualità della vita del portatore.
In assenza di sintomi, pertanto, valutano superfluo ricorrere a una qualsiasi forma di terapia, anche la meno invasiva.
Opzioni terapeutiche: terapia conservativa e chirurgia
Al cospetto di un ginocchio varo sintomatico, la prima scelta terapeutica dei medici ricade, quasi sempre, su un trattamento di natura conservativa.
Quindi, se e solo se tale trattamento dovesse risultare inefficace, è previsto l’intervento chirurgico.
TRATTAMENTO CONSERVATIVO
Il trattamento conservativo del ginocchio varo prevede principalmente:
- L’utilizzo di scarpe ortopediche e plantari ad hoc;
- Esercizi di fisioterapia, finalizzati a: il rinforzo dei muscoli della coscia con un ruolo nell’allineamento fisiologico tra femore e tibia, e il miglioramento dell’elasticità dei legamenti del ginocchio;
- Esercizi di ginnastica posturale, il cui scopo è rimediare al sovraccarico funzionale di alcune porzioni del ginocchio (si ricorda che il ginocchio varo rappresenta un pericolo per la salute del menisco mediale).
- La somministrazione di condroprotettori e antinfiammatori;
- Iniezioni di acido ialuronico;
- Riduzione del peso corporeo (ciò vale, chiaramente solo nel caso in cui il paziente sia una persona obesa).
L’efficacia della terapia conservativa dipende dal grado di severità del ginocchio varo: più quest’ultimo è grave, meno sono le probabilità che i sopraccitati rimedi terapeutici comportino benefici tangibili.
Info ed app. 0587.53400. 3:5.392522