GRASSO VISCERALE : il vero pericolo per la salute
24 Febbraio 2021ONICOCRIPTOSI : curettage e cura .
26 Febbraio 2021l “disturbo da dismorfismo corporeo” o dismorfofobia, è la fobia che nasce da una visione distorta che si ha del proprio aspetto esteriore, causata da un’eccessiva preoccupazione della propria immagine corporea.
In taluni soggetti, questa forma fobica, può causare uno stress emozionale e incapacità di tessere adeguate ed equilibrate relazioni sociali e sessuali, con conseguente isolamento sociale.
Le cause di dismorfofobia sono attualmente in studio; secondo le ultime ricerche, all’origine della malattia ci sarebbe una combinazione di fattori di natura genetica, sociale, culturale e psicologica.
Chi soffre di dismorfofobia adotta comportamenti molto particolari, come: nascondere con ogni strategia possibile il presunto difetto del corpo, sentirsi in ansia in mezzo alle altre persone per la paura che quest’ultime si accorgano del presunto difetto fisico, rivolgersi al chirurgo esteticoper pianificare un possibile intervento di correzione della presunta imperfezione ecc.
La diagnosi di dismorfofobia si basa su valutazioni mediche e psicologiche, sulla storia clinica.
In genere, il trattamento consiste nella psicoterapia cognitivo-comportamentale, associata alla somministrazione di farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina.
Cos’è la dismorfofobia?
La dismorfofobia, o disordine dismorfico del corpo, è una malattia mentale caratterizzata dalla preoccupazione – ossessiva e spesso infondata – che uno o più aspetti del corpo siano marcatamente imperfetti e bisognosi di essere nascosti o modificati con ogni contromisura, anche la più estrema.
In altre parole, chi soffre di dismorfofobia crede di avere un grave difetto fisico e, a seguito di ciò, sviluppa un’ossessione tale da portarlo a ricorrere a ogni rimedio per nascondere la presunta imperfezione del corpo.
EPIDEMIOLOGIA
La dismorfofobia è un disturbo abbastanza comune.
A soffrire di dismorfofobia sono sia uomini che donne, in ugual misura; molto spesso, tale condizione insorge già a partire dall’adolescenza.
La dismorfofobia è molto diffusa tra le persone con una storia di depressione o fobia sociale, tra i soggetti con disturbo ossessivo compulsivo o disturbo d’ansia generalizzato e tra le persone affette da anoressia nervosao bulimia (disturbi del comportamento alimentare).
Che il disturbo abbia una base biologica e che sia correlato al disturbo ossessivo compulsivo anche su questo fronte e non soltanto su quello delle manifestazioni cliniche è dimostrato dal fatto che il disturbo di dismorfismo corporeo tende a ripresentarsi in più membri della stessa famiglia (cosa che ne sottolinea anche l’ereditarietà) e in famiglie dove siano presenti una o più persone affette da disturbo ossessivo compulsivo.
Inoltre si ritiene pressoché certo un ruolo chiave del sistema serotoninergico nell’insorgenza e nella cronicizzazione della malattia.
Sul piano neuropsicologico, invece, si ritiene che lo sviluppo del disturbo di dismorfismo corporeo sia legato a un processo cognitivo difettoso o mal direzionato da sollecitazioni esterne, che porta a enfatizzare l’importanza dell’aspetto fisico nella vita di tutti i giorni.
Oltre alla predisposizione genetica, un importante fattore di rischio non modificabile per l’insorgenza del disturbo di dismorfismo corporeo è l’età. Gran parte dei casi esordiscono nell’adolescenza, quando le naturali e repentine modificazioni del corpo in crescita si sommano a una delicata fase di definizione della personalità e dei rapporti con il mondo esterno, creando un disagio di norma ritenuto fisiologico, ma che può talvolta sfociare nella patologia. Un fattore predisponente lo sviluppo di disturbo di dismorfismo corporeo in giovane età è rappresentato dall’aver subito abusi o forti traumi psicologici nell’infanzia o essere stati allevati in un contesto caratterizzato da un perfezionismo esasperato che non ha permesso di sviluppare un adeguato grado di autostima.
Una seconda fase della vita particolarmente critica è quella che vede la comparsa delle prime rughe, la perdita di luminosità della pelle, la caduta di qualche capello, il venir meno del tono di muscoli e tessuti. Tutti eventi inevitabili per ogni essere umano, che a qualcuno possono apparire inaccettabili e da contrastare con ogni mezzo a disposizione, spesso, ottenendo risultati peggiori dell’inestetismo che si voleva eliminare e, comunque, soltanto transitori. Questa forma di disturbo di dismorfismo corporeo può essere anche favorita da traumi psicologici e da relazioni sentimentali negative in età adulta che hanno determinato una profonda insoddisfazione e/o riduzione dell’autostima.
L’individuo può sviluppare comportamenti fobico–ossessivi, talvolta dannosi per la propria salute poiché possono evolvere in anoressia nervosa e bulimia, semplice o nervosa. La dismorfofobia si sviluppa con maggiore frequenza nei soggetti con basso livello di autostima, in genere adolescenti, sia maschi che femmine.
Le preoccupazioni possono focalizzarsi sull’intero aspetto esteriore o solo su una parte delimitata del corpo. In genere, le parti maggiormente interessate sono: seno, capelli, cosce e fianchi per le donne; torace, addome, naso, pene, testicoli e capelli, per gli uomini. Il paziente può arrivare a voler ricorrere compulsivamente a trattamenti di bellezza, ormonali o chirurgia estetica, in quanto non tollera di avere nemmeno piccoli difetti e distorce la propria immagine vedendosi non adeguato.
Il disturbo è entrato a far parte della categoria del disturbo ossessivo-compulsivo nel DMS-5.
◾️DOTT. Chiara Micelli psicologa . Info ed app. 0587.53400. 335.392522. Seduta terapia € 60.00 . PPossibilità